Sanificazione con raggi ultravioletti UV-C


Perché la tecnologia UV-C?
I Raggi ultravioletti (invisibili) si classificano in:
UV – A (proprietà abbronzanti)
UV – B (proprietà terapeutiche)
UV – C (proprietà germicide)
La banda UV-C elimina virus, batteri, funghi, spore, muffe e acari distruggendone il DNA e inibendone riproduzione e proliferazione.
La tecnologia UV-C è una disinfezione fisica con un ottimo rapporto costi/benefici, è ecologico e, al contrario degli agenti chimici, funziona contro tutti i microrganismi senza creare resistenze.
I raggi UV-C sono una tecnologia consolidata, conosciuta ed usata efficacemente da oltre 75 anni in ospedali e strutture sanitarie. Gli apparecchi a raggi UV-C possono essere installati su ambienti e macchinari ed essere programmati per mantenere lo stesso grado di disinfezione giorno e notte garantendo condizioni ideali dal punto di vista igienico senza alti e bassi.
Diversi enti e organizzazioni di levatura mondiale, come OMS, EPA, CDC, ASHRAE e molti altri consigliano l’uso dei raggi UV-C per la disinfezione di acqua ambienti e sistemi dell’aria condizionata.
Industrie alimentari e farmaceutiche
Per disinfettare aria e superfici, contenitori di prodotti, isolare zone “protette” per produzione ed confezionamento. Gli interventi aumentano la sicurezza e la conservazione dei prodotti poiché non lasciano residui e permettono di evitare o ridurre l’uso di disinfettanti chimici.
Strutture sanitarie
e ospedaliere
Negli ospedali e strutture simili per evitare la trasmissione del virus e quindi il possibile contagio tramite pericolosi batteri o virus che possono essere presenti nell’aria o trasportati per contatto da malati o visitatori, come ad esempio TBC, Legionella, MARS e il nuovo COVID-19 (Coronavirus).
Sistemi di condizionamento dell'aria (UTA)
I sistemi di condizionamento dell’aria (UTA) sono molto utili per evitare il fastidioso e soprattutto pericoloso formarsi di muffe e batteri all’interno delle centrali di trattamento aria o nelle canalizzazioni. Questi infatti sono i principali responsabili della Building Related Illness (BRl) o “Malattia correlata all’edificio”.
Sistemi di trattamento delle acque
Destinate al consumo umano e animale e all’uso sanitario, per eliminare tutti i microrganismi presenti nelle acque provenienti da pozzi, cisterne e acquedotti.
Uffici, negozi e ambienti domestici
I raggi UV-C sono usati per evitare il formarsi di muffe sui muri, per allontanare gli acari dalla camera da letto, per mantenere salubre l’aria all’interno di un locale, per trattare l’acqua.
Ristorazione industriale
I raggi UV-C sono in grado di eliminare anche gli odori e i depositi di grasso nelle cucine industriali e nel settore della ristorazione in genere.
La progettazione e l’installazione di un impianto UV-C è molto importante che sia svolta da personale multidisciplinare adeguatamente formato ed esperto.
Occorre realizzare uno studio dell’ambiente, installare apparecchi adeguati al risultato cercato e formare il cliente per una corretta gestione degli apparati.
Errata irradiazione, progettazione, installazione potrebbe causare problemi di salute o danneggiare apparecchiature elettriche.
I RAGGI UV-C E IL COVID-19
L’aria ha un ruolo significativo nella trasmissione delle malattie. L’attuale Coronavirus è stato al centro di un primo esperimento, condotto dagli scienziati del laboratorio di virologia del National Institute of Allergy and Infectious Diseases: l’Istituto americano per le malattie infettive. Spruzzato tramite aerosol in condizioni di laboratorio, il Coronavirus sopravvive fino a tre ore. Nel periodo tra il momento della nebulizzazione e lo scadere delle tre ore, la sua quantità si riduce significativamente, dimezzandosi nell’arco di un’ora). Al momento non sono disponibili test specifici sulla resistenza agli UV del Coronavirus SARS-Cov-2, ma è comprovata l’efficacia dei raggi ultravioletti nella disinfezione di aria e superfici da microrganismi ben più complessi e difficili da trattare rispetto a questo virus, come MRSA, Ebola e Legionella.
Si stima che il virus Coronavirus SARS-CoV-2 possa sopravvivere sulle superfici fino a nove giorni sulla base della sua somiglianza a SARS e MERS. I disinfettanti standard sono efficaci contro la SARS-CoV-2, ma per avere ulteriore protezione e difendersi da errori nel processo di disinfezione manuale, la luce ultravioletta può essere usata per disinfettare le superfici e le attrezzature in seguito alla disinfezione chimica manuale.
La tecnologia UV è dunque uno strumento valido nella lotta contro H1N1, SARS, MERS e ora anche COVID-19.
I raggi ultravioletti UV-C sono una tecnologia ormai consolidata e utilizzata da moltissimi anni. Le radiazioni dei raggi UV-C (100-280nm) hanno forte effetto germicida che si estende a batteri, virus, spore, funghi muffe ed acari, danneggiando il loro apparato riproduttivo e impedendone così la replicazione. I raggi UV-C sono presenti in natura perché sono generati dal sole, ma lo strato di ozono presente in atmosfera svolge un’azione schermante evitando che possano giungere sulla superficie terrestre.
Batteri, Virus, Spore, Funghi, Muffe ed Acari, sono tutti sensibili, quindi eliminabili, con i raggi UV-C.
La trasmissione avviene sempre tra persona e persona e non direttamente attraverso l’aria. Quella che viene definita “distanza sociale” è l’unica buona pratica per evitare quindi i contagi.
In un ambiente chiuso e con un limitato ricircolo d’aria i respiri e le “goccioline” emessi dalle persone starnutendo, tossendo e parlando possono concentrarsi a livelli che rendono rischiosa la presenza di più persone in caso di contagiati.
La condivisione di spazi chiusi comuni è quindi da evitare quanto più possibile a meno che non ci siano sistemi che “diluiscono” la concentrazione della carica microbica (raggi UV-C) o vengano previsti frequenti ricambi d’aria.

Il sole emette fotoni in una vasta gamma di frequenze, che coprono quelle della luce ultravioletta in tutte e tre le bande UV-A, UV-B e UV-C ma, a causa dell’assorbimento da parte dell’ozonosfera, circa il 99% degli ultravioletti che arrivano sulla superficie terrestre sono UV-A. Infatti quasi il 100% degli UV-C e il 95% degli UV-B è assorbito dall’atmosfera terrestre.